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Novità esplorative nel complesso Modenesi-Partigiano

Proseguono le difficili punte esplorative al Complesso Grotta dei Modenesi-Grotta del Partigiano, nel Parco dei Gessi Bolognesi. Si tratta di una delle cavità che offre la più alta varietà di ambienti e morfologie nei gessi della nostra regione, tra profondi pozzi verticali, meandri, gallerie e condotte fossili, sale di crollo e attivi allagati. Una grotta in cui tuttavia il fango la fa da padrone, rendendo la progressione estremamente impegnativa e lunga.

Nel corso di un’ uscita di rilievo due squadre che operavano in parallelo sono riuscite a chiudere le esplorazioni in alcuni dei punti interrogativi rimasti nelle gallerie inferiori verso valle. Ma come spesso accade, spostando il sasso giusto, si è riusciti a scovare nuovi passaggi che promettono grandi possibilità esplorative. Il Complesso attesta una lunghezza rilevata di 3.5 km (ed una profondità di 90 m), ponendosi al quarto posto in regione Emilia-Romagna e al secondo nella provincia di Bologna, nonostante l’insieme di ambienti conosciuti sia con altissima probabilità già superiore ai 4 km.

Foto di M. Dondi: “Sala del Cervino”.

Dal 1932 il Gruppo Speleologico di Bologna conduce esplorazioni e studio di cavità naturali e artificiali.

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